Circa un mese fa scrissi un pezzo intitolato “Due mesi” in cui indicavo la tempistica per un mio prossimo, eventuale, viaggio dall'altro lato del bloqueo.
Questo di oggi e' la sua naturale continuazione.
Un mese fa i dubbi su una mia eventuale partenza erano molti; il governo cubano aveva annunciato la riapertura al turismo dal 15 novembre, scrissi che non poteva continuare a restare tutto chiuso se si decideva di far tornare i turisti, sarebbe stata una contraddizione nei termini.
In questo mese hanno iniziato, paulatinamente e provincia dopo provincia, a riaprire paladar, bar, dulcerie e locali dove passare le serate.
I contagi sono passati da quasi diecimila al giorno a meno di duemila, i decessi da un centinaio a meno di venti e questo e' un altro fattore fondamentale per una mia eventuale partenza.
Sappiamo bene che anche col vaccino il virus puo' fare capolino, se risultassi positivo al rientro rischierei di non poter tornare alla mia attivita' con le giuste tempistiche, quindi meno gente risulta positiva meno sono le possibilita' di un contagio. Come vi ho gia' raccontato a gennaio 2020 era un conto oggi tutto un altro.
Allora era una fuga in un momento in cui non stavo facendo nulla di produttivo, era Abatantuono che ritorna nell'isola greca dopo tanti anni, oggi il lavoro sta prendendo quota ed ogni ritardo sarebbe davvero un problema per me e per chi mi circonda.
Quindi il calo dei contagi, le riaperture e il ritorno ad una mobilita' fra le provincie sono tutti indicatori positivi.
Dal 1 novembre si dovrebbe riattivare il Viazul vedremo a che prezzo, prima della seconda chiusura il costo del bus da La Habana a Las Tunas era di 39 cuc poi portato a poco piu' di 33 euro con la riunificazione monetaria e gli acquisti da fare con MLC o da remoto per portare moneta pesante alle esangui casse governative.
Ora Transgaviota che porta la gente in giro per gli hotel dell'isola chiede 59 euro dalla capitale a Las Tunas e 76 dalla capitale alla citta Rebelde, Santiago de Cuba.
E' prevedibile che le cifre non si discosteranno molto da questi parametri.
Il mio conoscente che ha un taxi collettivo e che ogni giorno viaggia da Las Tunas a La Habana e viceversa, che ho gia' utilizzato in gennaio e febbraio, chiede ora 3000 pesos contro i 2880 di allora, diciamo che col...cambio alternativo si puo' assolutamente fare.
Aspetto di vedere i prezzi del bus e poi, sempre se parto, decido come muovermi.
In palestra dovremo avere tutto sotto controllo, il dog sitter per Birillo e' disponibile quindi a breve dovrei decidere definitivamente, valutando ogni cosa ed ogni eventuale imprevisto.
Come sempre maletin a mano da 12 kg con roba da mangiare visto che di farmi ore di coda proprio non ci penso, la fortuna di avere una famiglia in loco si vede proprio in questi momenti.
Il cambio en la cadeca recita 24 Cup per il dollaro e poco piu' di 27 per l'euro, quello alternativo e di circa 70 per dollaro e mlc e di 80/90 per l'euro anche se le oscillazioni sono continue.
I Bitcoin a Cuba si vendono come il pane.
Andrei in casa de renta come l'ultima volta sopratutto per motivi di sicurezza, va bene che la pandemia arretra ma la prudenza non e' mai troppa, poi parliamo di 12 euro con desajuno e parcheggio dello scooter, torno in una casa che conosco da 20 anni quindi direi che il trattamento e' piu' che accettabile.
Ultimi giorni a La Habana come sempre, mi preoccupero' di dove alloggiare quando sara' il momento, per fortuna ho molti amici anche da quel lato del bloqueo.
Ho sentito un bel po di gente italiana in questo mese, molti di loro sono pronti a partire da meta' novembre in poi, e' gente che ha sempre passato diversi mesi a Cuba ma che ci manca da 2 anni e la voglia di tornare alle vecchie abitudini e' tanta.
Io mi limiterei o mi limitero' ad un mese che e' il mio massimo di tolleranza di Cuba e le sue problematiche, poi si torna alla tanta vita che mi aspetta da questo lato del bloqueo.
Diciamo che ed oggi e' piu' si che no.
"Las bombas podrán matar a los hambrientos, a los enfermos, a los ignorantes, pero no pueden matar el hambre, las enfermedades, la ignorancia."
Fidel.
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