L’amore bugiardo non è solo l’amore infedele. L’amore bugiardo è quello che mente a se stesso fingendosi quello che non è. L’amore idealizzato che si arresta e si ingabbia nella trappola della quotidianità coniugale, perché commette l’errore di immaginarla diversamente dalla realtà che, invece, le appartiene. All’abitudine e alla routine si sopravvive solo attraverso la sincerità e la trasparenza.
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Quando gli imprevisti cambiano le carte sul tavolo da gioco degli amanti, a questi, non resta che assecondare il cambiamento per resistere. Per farlo è necessario individuare insieme il nemico comune. Quando però, per ciascuno dei due, il nemico diventa l’altra metà della coppia, la relazione assume inevitabilmente risvolti fatali. Dal dubbio non si torna indietro e la complicità finisce col legare due felicità incompatibili, con il doppio filo del terrore.
La paura e l’impenetrabilità dei pensieri altrui, celati dietro la cortina della rabbia e della delusione, conducono allo scoppio silenzioso di una guerra fredda, combattuta sotto il tetto coniugale e fatta di minacce sussurrate e porte chiuse a chiave. Al di fuori, l’immagine impeccabile della coppia perfetta diventa il frutto di una strategia studiata a tavolino e condivisa, al fine di salvare le apparenze e lasciar naufragare il matrimonio.
La cassa di risonanza mediatica e i riflettori delle trasmissioni televisive, così come quelli degli interrogatori, non fanno che confondere ulteriormente le tracce che distinguono le vittime dai colpevoli. Rimarranno tutti intrappolati nel diabolico congegno della menzogna, diventandone complici e artefici loro malgrado: ciascuno aguzzino di se stesso.
Intanto la falsa tragedia ne nasconde una più grande, più intima e più complessa che non ammette superstiti. Il risultato è una convivenza costruita sul gioco delle parti che di pacifico non ha nulla. Una messa in scena che si regge in piedi, in equilibrio precario e instabile, sul filo sottile dei taciti accordi, per risparmiare a tutti, l’unico e solo finale tragico riconosciuto: la morte.
D’altronde, se vero come è vero che il matrimonio è un contratto valido tra due ‘finché morte non li separi’ allora è pur vero che d’amore si può vivere, ma si può anche morire.
## ENG
Lying love is not just unfaithful love. Lying love is what lies to itself by pretending to be what it is not. The idealized love that stops and traps itself in the trap of conjugal daily life, because it makes the mistake of imagining it differently from the reality that, instead, belongs to it. Habit and routine are survived only through sincerity and transparency.
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When the unexpected change the cards on the game table of the lovers, they just have to indulge the change to resist. To do this, it is necessary to identify the common enemy together. However, when, for each of the two, the enemy becomes the other half of the couple, the relationship inevitably takes on fatal implications. There is no turning back from doubt and complicity ends up binding two incompatible happinesses, with the double thread of terror.
The fear and impenetrability of the thoughts of others, hidden behind the curtain of anger and disappointment, lead to the silent outbreak of a cold war, fought under the marital roof and made of whispered threats and locked doors. Outside, the impeccable image of the perfect couple becomes the result of a strategy studied at the table and shared, in order to save appearances and let the marriage sink.
The media resonance box and the spotlight of the television broadcasts, as well as those of the interrogations, only further confuse the tracks that distinguish the victims from the culprits. They will all remain trapped in the diabolical device of lies, becoming accomplices and architects in spite of themselves: each tormentor of himself.
Meanwhile, the false tragedy hides a larger, more intimate and more complex one that does not admit survivors. The result is a coexistence built on the game of the parts that has nothing peaceful. A staging that stands on its feet, in precarious and unstable balance, on the subtle thread of tacit agreements, to save everyone the one and only recognized tragic ending: death.
On the other hand, if true as it is true that marriage is a valid contract between two 'until death does not separate them' then it is also true that you can live for love, but you can also die.
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