https://cdn.pixabay.com/photo/2016/06/13/09/57/meeting-1453895__340.png
<a href="https://pixabay.com/it/vectors/incontro-attivit%c3%a0-commerciale-1453895/">Immagine CC0 creative commons</a>

<div class="text-justify">

"Quando cazzo arrivano le mie scale, (*super bestemmione multiplo*)!!!"

Capii che quello era il momento, che dovevo giocarmi bene le mie carte ma quel cagacazzo del caporeparto poteva avere finalmente la sua, per cui elaborai alla velocità della luce un piano, tentando di metterlo in atto...

"Non ho mai perso di vista le tue scale, purtroppo non posso fare più di tanto..."

"Come non puoi fare più di tanto, Giulio (nome di fantasia) andava di sotto a rompere il cazzo fisso!!!"

"Ci andrei anch'io, ma quella bella figa del caporeparto mi ha sbattuto fuori dai coglioni in malo modo, dicendomi che non ho l'autorizzazione per andare di sotto...", dicendo il tutto in modo malinconico...

"Ti ha mandato via?!?!"

"Sì, certo, mi ha dato ti stare fuori dal cazzo..."

"Bene, adesso mi passi per favore il capo, ma quello vero, digli pure che sono incazzato a morte, che ho le palle piene..."

"Certo, dovrebbe essere libero, l'ho salutato una mezz'oretta fa, l'interno è libero, un attimo solo..."

Misi in attesa la comunicazione, schiacciai il pulsante di comunicazione interna con uno dei due capi, che rispose prontamente, feci il nome di quel rappresentante, il numero uno assoluto (nettamente), dopo di che, come ottenni il suo ok, inoltrai la comunicazione...

Guardavo il tempo scorrere, un minuto, due, tre, non più di 5 minuti, forse 6 al massimo, il pulsante rosso si spense, per riaccendersi immediatamente, in contemporanea con l'interno dell'officina, vidi dopo qualche istante stabilirsi la comunicazione, un minuto e le due luci si spensero, avevo una strana sensazione, un pesante fermacarte in vetro era vicino a me, mi passò una fantasia per la testa, ma più che una fantasia, era una realtà, in un lampo piombò una figura nel mio ufficio, era il caporeparto, se poteva mi avrebbe incendiato all'istante, ma tentò ugualmente di intimidirmi, nei miei pochi anni che avevo sul collo, in quei mesi che mi ero insediato in quell'ufficio, nessuno, tranne i capi, poteva entrare nel mio ufficio in quella maniera, tanto meno una persona che mi aveva cacciato a calci in culo dalla zona di produzione...

"Bada bene a come parli, perché mi rompo la faccia, pezzo di merda che non sei altro, sei una nullità qua dentro, hai capito, testa di cazzo!!"

Il mio ufficio era circondato da vetri opachi, vedendo una figura arrivare dalla direzione, tirai fuori un asso dalla manica...

"Sei nel mio ufficio, mi minacci ed ho questo in mano...", rimanendo seduto afferrai saldamente il fermacarte in vetro con spigoli vivi...

"Ti apro nel mezzo, figlio di troia!!", ma come fece per scartare la mia scrivania, alle sue spalle comparve il capo...

"Cosa sta succedendo in questo ufficio??"

Il caporeparto non riusciva ad articolare bene due parole, aveva il nervoso che gli era montato sopra la coppa, logicamente si trovava fuori zona, lì il capo ero io, nella mia piccolezza di età e di relativa anzianità di servizio, per cui gli conveniva di ritrovare prontamente una sorta di apparente tranquillità, o per lo meno, la capacità di esprimere due concetti in croce...

Continua...

</div>