Eccovi un nuovo ed entusiasmante capitolo della storia di fantasia divisa in capitoli dell'ingegnere stradale.
Dopo il riassunto dei punti salienti del racconto, possiamo partire di nuovo con la storia. 

Ma prima... 

Sigla!


![img_0.4889904690949353.jpg](https://images.ecency.com/DQmStFZ17zQcgNiGBoLSZNq7Afzz1nDvVaZrBemMRNYrLtT/img_0.4889904690949353.jpg)


Gli anni passavano in fretta per il ragazzo che non voleva far altro che rendere felice la madre, la quale sarebbe stata contenta del suo ' tesoro ' qualsiasi cosa avrebbe deciso di fare nella vita, ma come si sa in certi casi,  i rapporti coi genitori sono sempre i più complicati e spesso la comunicazione è scarsa o addirittura nulla ed alimenta un circolo vizioso dal quale non si esce più, tra frasi non dette,  sguardi nel vuoto e discorsi lasciati a metà e magari ripetuti mille e mille volte ma interrotti sempre nello stesso punto. 

Così come tutte le sere lui si sentiva dire dalla madre che doveva pensarci lui al benessere del padre diventando ingeniere stradale, così lei rese quella bugia la più grande verità della vita del figlio, non riuscendo mai ad affrontare il vero problema che affliggeva la famiglia e cioè l'uso spropositato anzi direi addirittura l'abuso incontrollato di alcool da parte del padre irresponsabile. 

Sarebbe bastato affrontare il problema a quattr'occhi soprattutto quando il ragazzo era cresciuto visto che sapeva benissimo riconoscere un uomo ubriaco quando ne vedeva uno, ma questo non è mai successo e quindi anche lui credendo ha nascosto la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi e per non ferire la madre che già soffriva abbastanza ed aveva già il suo bel daffare con il padre non ne parlò mai e fu il loro più grande errore.

Continua...
Urca se continua questa meravigliosa ed entusiasmante storia dalle sfaccettature minimal e dai risvolti a tratti entusiasmanti a tratti meno, ma ehi... non tutti i biscotti escono col buco.