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author | pousinha |
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body | "Per le sigarette (e pure i superalcolici) sono d'accordissimo. Chi aspira a inquinarsi i polmoni (e inquinarli a familiari, conoscenti e amici) e annebbiarsi il cervello, che paghi profumatamente. Ora, la questione pensioni è una piaga mondiale. Fino a pochi anni fa toccava pressochè soltanto i paesi OCSE, ma ora è generalizzata. Su quora dicono che uno dei motivi sta nell'*anomalia storica* (nel senso che millenni di storia mondiale non riportano alcun sistema pensionistico dacchè mondo è mondo:la previdenza nasce soltanto nella seconda metà del ventesimo secolo ovunque e il quorano in questione ha scritto che un'*anomalia storica* non è destinata a durare). Ora, la rogna sta nel fatto che specie nei paesi occidentali non si invecchia più come una volta, come ai tempi dei miei bisnonni in cui i vecchietti ottantenni restavano arzilli e nel pieno delle loro facoltà mentali fino al giorno avanti che *girassero l'occhio*. Mia madre ricorda ancora la sua maestra di primaria (una delle tante che cambiavano) ultrasettantenne che riusciva a badare a decine di bimbe. Ok, c'era da dire che i ragazzini dei suoi tempi non erano iperattivi e indisciplinati all'insegna delle discutibilissime filosofie moderne che incoraggiano tutto *il porcile* che vediamo oggi. Quella maestra in particolare non contava come secondo cultura su figli e nipoti (inutile dire che prima dell'esistenza del pensionamento funzionava così: quando non ce la facevi più a lavorare, erano i tuoi discendenti o collaterali a doverti campare) perchè non si era mai sposata (le era morto il fidanzato militare durante la prima guerra mondiale e siccome teneva tantissimo a lui, non avendo trovato nessuno alla sua altezza, aveva preferito di gran lunga la singletudine a vita). Dunque niente discendenti. Aveva lavorato, se non ricordo male, fino alla morte. Allora come allora, niente Parkinson, niente Alzheimer, niente demenza senile e niente di tutte le *grivie e paturnie* che sogliono invece colpire i nostri attuali anziani. Comunque la previdenza italiana è in *ottima* e numerosa compagnia. Te ne dico tre: da noi la reversibilità dei vedovi non è vitalizia, a meno che tu non abbia dai 44 anni in su compiuti al decesso del coniuge. Più sei giovane, a meno tempo hai diritto. I vedovi che non hanno ancora compiuto mi pare 29 anni possono ricevere una reversibilità di soli 4 mesi. Inoltre, iniziare a ricevere una pensione lavorativa non è affatto automatico come in Italia. Devi sollecitarla attraverso un procedimento amministrativo, che nella maggior parte dei casi viene respinto a causa di banalità (infatti l'ordinaria amministrazione qui è iniziare a ricevere soltanto se le pratiche sono sbrigate da un avvocato esperto in materia previdenziaria o ricorso in tribunale da parte dello stesso avvocato a seguito di sollecito respinto). *Last but not least*, i nati a partire dagli anni ottanta vedranno la parola *aposentadoria* (pensione) soltanto sui libri di storia. " |
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